di Raffaele Avico
Nel libro La guida alla Teoria Polivagale (qui recensito in area Patreon) scritto da Stephen Porges, leggiamo che il trauma, l’evento traumatico, potrebbe suscitare nell’individuo una risposta estremamente forte di rifiuto/disgusto/minaccia, cosa che Porges propone di rileggere come una sorta di “apprendimento a prova singola”.
Perchè ne parla in questo modo?
Porges paragona gli effetti del trauma sull’individuo, alla reazione di disgusto che sperimentiamo in concomitanza con l’assunzione di un cibo che ci procura malessere fisico. A seguito di quell’assunzione, l’individuo può sperimentare gli effetti di quello che Porges ci ricorda essere un “apprendimento a prova singola”: alcuni eventi di vita divengono, per noi, così impattanti in senso emotivo, da rimanere per sempre vincolati a particolari sensazioni disturbanti.
Se lo leggiamo in questo modo, un evento traumatico diventa un “apprendimento a prova singola”: gli strumenti messi in atto per memorizzarlo, saranno quindi in questo caso talmente potenti da impedirci, in seguito, di scordarlo.
Se cerchiamo di capire più a fondo cosa significa “apprendimento a prova singola”, troviamo che la maggior parte della letteratura si concentra sul tema dell’imprinting; osserveremo inoltre che la questione è stata studiata a fondo, per lo più in abito di etologia. É infatti, l’apprendimento a prova singola, un tema strettamente naturale, osservabile prima di tutto negli animali. L’imprinting potrebbe certamente essere considerato un esempio di one trail learning, come si legge qui.
Altri esempi, come prima dicevamo, sono il disgusto per un particolare cibo a seguito di un evento associato al cibo stesso (per esempio un superalcolico), oppure un evento altamente pericoloso per l’integrità fisica del corpo (un contatto sessuale a seguito di un abuso, per esempio) -e in questo caso entriamo nell’ambito della psicotraumatologia.
Il concetto di One trial learning viene usato anche per spiegare l’origine di alcune fobie specifiche: se infatti da bambini ci si sia spaventati in modo estremo a causa di un particolare accadimento, possiamo rintracciare l’origine di una particolare fobia spiegandola come apprendimento a prova singola vissuto molto tempo prima (per esempio, un bambino che si spaventi in modo estremo a causa del contatto con un piccione, è possibile che instauri una fobia specifica con quel tipo di animale per gli anni a venire, a seguito anche solo di un singolo evento traumatico).
In questo video viene chiarita la differenza tra l’apprendimento a prova singola e il condizionamento classico: viene ben spiegato come l’apprendimento a prova singola sia iper-specifico, non sia estinguibile come invece succede nell’apprendimento classico, e si crei in modo subitaneo, SUBITO dopo l’evento, in modo istantaneo. É dunque una variante, potremmo dire, del condizionamento classico, con caratteristiche proprie e molto peculiari.
Stephen Porges riflette sullo stress post traumatico, chiedendosi: è possibile che il PTSD possa essere considerato come una forma di apprendimento a prova singola? Torna qui, come osserviamo, il problema della memorizzazione dell’evento traumatico: il problema dello stress post traumatico è proprio quello, infatti, di riconsegnarlo al passato, di elaborarlo in termini di memoria. Il trauma vive nel presente, nella memoria di chi lo subì: non rappresenta qualcosa di lontano nel tempo, ma è perfettamente presente nella vita dell’individuo, che rivive gli effetti sul corpo del suo ricordarlo.
In particolare, Porges considera come apprendimento a prova singola, la reazione di spegnimento a seguito del trauma, come leggiamo alla pagina 25 di questo documento (la trascrizione di un’intervista fattagli). Come prima accennato, mettere a paragone questa reazione con un apprendimento a prova singola nel caso per esempio di una reazione forte da avversione verso un determinato cibo o gusto, potrebbe costituirsi come un parallelismo interessante. L’ipotesi di Porges a questo riguardo è, in definitiva: nel momento in cui una persona subisca un forte collasso peri-traumatico (quindi in prossimità dell’esperienza traumatica) mediato dalla parte più antica del nervo vago (il nervo dorsovagale), potrebbe in quel momento crearsi un apprendimento a prova singola che poi, in seguito, renderebbe la stessa esperienza difficile da estinguere e “riconsegnare” al passato.
Questo modo di concettualizzare il PTSD, si rifà a un filone di studi sul PTSD inerente l’apprendimento, come qui approfondito. Come si nota da questo articolo, anche in questo caso il PTSD viene considerato una forma distorta ed eccessiva di apprendimento.
Abbiamo più volte sottolineato come il problema del trauma, sia proprio dimenticarlo: gli studi fatti in questo senso confermano l’idea del PTSD come patologia della memoria (per un approfondimento, qui).
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