di Raffaele Avico, Jonas Di Gregorio
L’MDMA molto probabilmente verrà approvato per l’uso terapeutico negli Stati Uniti nel 2022.
Si prevede l’apertura di nuovi scenari di psicoterapia, con setting nuovi (per esempio, l’uso di un lettino con il paziente disteso e a occhi chiusi, sotto effetto di MDMA “medicale”, osservato e seguito da una coppia di terapeuti formati a riguardo).
L’obiettivo primario dell’MDMA, è favorire la psicoterapia stessa, interrompendo (in teoria) la reazione di fear response del paziente quando si trovi ad aver a che fare con le memorie traumatiche.
Ne abbiamo già scritto altre volte su questo blog.
Questo studio pubblicato su PLOS, è il primo a formulare un’indagine sul rapporto costi/benefici di questo tipo di trattamento, mettendo a confronto il costo dei trattamenti tradizionali con il costo della terapia con MDMA.
Lo studio, che si basa su dati relativi alla spesa pubblica e privata negli Stati Uniti, rileva che grazie alla terapia con MDMA per il PTSD si risparmierebbero $103.2 milioni in 30 anni per ogni 1000 pazienti.
Inoltre, il direttore di MAPS, Rick Doblin, co-autore dello studio, ha dichiarato:
“L’oneroso bilancio personale del disturbo da stress post-traumatico può includere il deterioramento della salute fisica, delle relazioni e della capacità di partecipare ad attività sociali insieme all’ansia, all’insonnia e all’ideazione suicida che caratterizzano il PTSD. Dimostrando un ritorno in media di 5,5 quality-adjusted life-years in 30 anni, abbiamo dimostrato che la psicoterapia assistita da MDMA ha il potenziale non solo di ridurre il carico personale del PTSD, ma anche di contribuire a migliorare lo stato di salute e ridurre gli oneri per il contribuente e per le istituzioni che pagano per i trattamenti (come per esempio le assicurazioni sanitarie, N.d.T.)”
Venerdì 6 novembre 2020, Jonas Di Gregorio, da San Francisco, ha intervistato Elliot Marseille, lead author di questo studio realizzato in collaborazione con la Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies (MAPS).
Ricordiamo che Jonas ha da poco avviato una rubrica su Psychiatry on Line sul tema degli psichedelici e le nuove prassi di psicoterapia che si stanno sviluppando a riguardo, che trovate qui, che a breve verrà aggiornata con contenuti a tema.
Ecco l’intervista:
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