Osserviamo questo video (cliccando sull’immagine sopra riportata): ci potrà aiutare a capire il concetto di modello a cascata per la reazione “immediata” a un trauma, che qua abbiamo riassunto.
Il modello a cascata ci spiega come funziona la reazione “istantanea” al trauma, in prossimità del suo accadere.
Dapprima, come sappiamo, esiste una reazione di forte attivazione neurofisiologica, di iperarousal. Da qui possiamo avere due possibili risposte: la persona o mette in atto, agendo, l’attacco/fuga in sè, oppure precipita in uno stato dissociato, come in un distacco dal momento attuale, cosa che osserviamo molto chiaramente in questo filmato.
Osserviamo questa figura:
Immaginiamo che questa figura sia su un diagramma cartesiano: sull’asse delle ascisse, troviamo il livello di dissociazione; sull’asse delle ordinate, il comportamento del tono neurofisiologico: come si osserva dall’andamento della linea spezzata (non in quella a forma di onda), l’attivazione va verso l’alto e poi precipita in basso. Tutto questo, all’aumentare del livello di dissociazione.
Ora proviamo a dare un’occhiata al video tenendo a mente questo schema. Il video riprende una donna che viene condannata per un crimine, nel contesto di un’aula di tribunale americano. All’avvicinarsi del momento del verdetto, osserviamo alcune reazioni che appunto descrivono un andamento a cascata:
- minuto 1’08’’: iniziano i segnali di iperarousal e di fear response: la donna rapidamente viene colpita da una reazione di iperarousal nell’ascoltare il verdetto della giuria che la accusa
- gli occhi progressivamente sembrano perdersi, o sgranarsi; la postura collassa, il respiro è affannoso
- minuto 1’46’’: comincia lo stato di sincope dorso-vagale, cioè lo stato di shut-down/collasso, e con essa lo stato dissociativo della coscienza;
- minuto 2’: gli occhi sono sbarrati, la persona appare in uno stato alterato di coscienza: è in una condizione di collasso/scollamento che, sullo schema riportato sopra, corrisponde al picco in basso a destra della linea dell’arousal, in prossimità della scritta “collasso dissociativo”
Il “collasso dissociativo” accade quando la mente proceda in modo da mettersi al riparo da un evento minaccioso troppo grande. Chi abbia dimestichezza con i temi del trauma, capisce la logica di questo tipo di risposta: rappresenta uno dei punti centrali della Teoria polivagale di Stephen Porges, che ha il merito di aver gettato le basi per poterli spiegare -questi eventi- anche in senso neurobiologico, ipotizzando come sappiamo l’esistenza di tre tipologie di risposta a seconda di come venga interpretato lo stimolo minaccioso (risposta verde/gialla/rossa).
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