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Il Foglio Psichiatrico

Blog di divulgazione scientifica, aggiornamento e formazione in psichiatria e psicoterapia

31 July 2020

SHELL SHOCK E PRIMA GUERRA MONDIALE: APPORTI VIDEO

di Raffaele Avico


PREMESSA: l’articolo qui di seguito pubblicato è estratto da un PDF scaricabile da questo articolo pubblicato su Psychiatry On Line, a cura di Paolo F. Peloso

Estratto da: “Nevrosi in fotogramma: documenti sulle nevrosi di guerra negli archivi cinematografici e militari. Approccio storiografico pionieristico di un quarto di secolo fa” di Giovanni Nobili Vitelleschi

[…]

Fonti filmiche per la storia delle malattie mentali

Se gli studi sulla grande guerra e i traumi erano già noti a partire dai primi anni Ottanta, dalla storiografia di area anglosassone (Fussell, 1975; Leed, 1979), italiana (Gibelli, 1991; Bianchi, 2001) fino agli storici afferenti all’Historial de la Grande Guerre (Peronne, 1999), fu grazie al «Festival del Cinema Ritrovato», organizzato dalla Cineteca di Bologna nel 1993 a Bologna, nell’ambito della «Mostra internazionale del Cinema Libero», che, per la prima volta, furono proiettati e presentati, insieme alle tante riprese che riguardavano le operazioni militari e le battaglie, numerosi filmati realizzati dalla Sezione fotografica e cinematografica dell’esercito francese (S.P.C.A., Ivry-sur-Seine), per il Sottosegretariato di stato al servizio della sanità (Service de Santé). Tra questi filmati, oltre a quelli sulle protesi maxillo-facciali (Service de prothèse maxillo- faciale du docteur Pont à Lyon, Francia, 1918. Ecpad) sulla riabilitazione dei mutilati di guerra (Le retour a la terre des mutiles, Francia, 1918. Ecpad), sull’ortopedia di guerra (Officine Rizzoli, Italia, 1918. Cineteca Comunale di Bologna) e sul Camouflage (Les surprises du camouflage,1916. Ecpad), vi erano anche quei filmati dedicati ai traumi di guerra.

Per l’argomento da noi trattato, le nevrosi di guerra, presso lo stabilimento cinematografico e fotografico dell’esercito francese (E.C.P.A.,ora ECPAD), sono conservate alcune pellicole (35 mm), oggi anche in digitale, di breve durata (dai 4 ai 15 minuti) di notevole interesse per gli studiosi di queste patologie. Il filmato più interessante presentato al Festival di Bologna nel 1993, fu senza dubbio Troubles nerveux chez le commotionès du Val de Grace (1918), sulle terapie praticate ai malati con problemi neurologici. Nei giardini dell’Ospedale di Val de Grace (Parigi), una trentina di malati, alcuni nudi, vengono ripresi in presenza di infermieri e medici. Tutti soffrono di problemi psichici quali la claudicazione, i tremori, gli irrigidimenti e le fobie come quelle delle uniformi di color rosso, talora legate alla esperienza della guerra, come spiegano le didascalie del filmato «lunghi ed intensi bombardamenti, traumi da pallottola al cervello, seppellimenti da esplosione di un siluro aereo». Un altro documento storico proiettato fu Le progrés de la science au profit des victimes de la guerre. Une decouverte du Docteur Vincent (1918), della durata di 8 minuti. Il filmato mostra l’applicazione del metodo elettrofisiologico (Torpillage) ai disturbati funzionali di nervi presso l’ospedale di Tours diretto dallo stesso dr. Clovis Vincent, nel reparto degli psiconevrotici. Al fine di mostrare l’efficacia del metodo del Torpillage, inventato dallo stesso Clovis Vincent nel 1915, fu proprio la Section photographique et cinématographique des armée (SPCA) a girare questo filmato a fini propagandistici. Troubles fonctionnels. Service du Docteur Sollier à Lyon (1918) della durata di 8 minuti, sulla presentazione di malati affetti da disturbi nervosi funzionali. Infine, Centre des psychonévroses du G.P.M. Laignel-Lavastine (1918) della durata di 4 minuti. Il filmato mostra soldati affetti da nevrosi di guerra presso l’ospedale di Maison Blanche diretto dallo stesso Maxime Laignel-Lavastine nel reparto dei psiconevrotici.

Nel 1993, il Wellcome Institute for the History of Medicine di Londra, ha organizzato un progetto di ricerca dedicato alla catalogazione e alla reperibilità del materiale audiovisivo sulla medicina in generale, ed anche sulla neurologia e sulla psichiatria, dal 1915 in avanti, dal titolo «Film sources in medical history», sotto la direzione di Michael Clark.

Nel 1996, invece, presso il Wellcome Building di Londra veniva organizzato dal Society for the Social History of Medicine, il convegno «Picturing Health? Archival Medical Film and History», sull’utilizzo del film in ambito medico. Nell’ambito delle psiconevrosi e le sue cure sono reperibili presso l’archivio del Wellcome, oggi anche in rete, alcuni filmati molto interessanti come: War Neuroses. Netley, 1917. Seale Hayne Military Hospital, 1918. Il filmato mostra infatti la sintomatologia delle cosiddette nevrosi da esplosione (Shell shock) su 18 soldati e la loro cura da parte di due insigni neurologi del R.A.M.C (Royal Army Medical Corps), Arthur Hurst e J.L.M. Symns, negli ospedali inglesi di Netley e Hayne verso la fine della guerra. Il 12 maggio 1918, Hurst presentò il filmato nell’ambito di una conferenza sulle nevrosi di guerra alla Royal Society of Medicine (Sezione neurologica), auspicando tra l’altro che le sue «Kinematographic records» potessero servire in futuro ai medici nelle loro diagnosi su tali patologie e, inoltre, di conseguire altri «results of scientific value». (Hurst, 1918, p. 39) Tra le forme cliniche mostrate nel filmato possiamo includervi una varietà di andature atassiche ed isteriche, paralisi isteriche, contratture e insensibilità al dolore, paralisi facciali e spasmi, paraplegia, mutismo e cecità, perdita del riflesso rotuleo ed achilleo. Inoltre, vengono mostrati l’uso della fisioterapia e la suggestione ipnotica nella cura e i lavori in fattoria per la riabilitazione dei pazienti convalescenti.

Una copia in pellicola (35 mm) della durata di 27 minuti è anche posseduta dal National Film and Television Archive di Londra. L’altro filmato posseduto dal Wellcome è Abnormal Movements and Paralyses in Combattants and their Treatment by Hypnosis (1918- 1919), della durata di 13 minuti. Il filmato mostra l’uso della suggestione ipnotica nella cura di gravi disordini neurologici nei soldati e marinai tedeschi in una clinica neurologica ad Amburgo alla fine della prima guerra mondiale.

Per quanto concerne la conservazione di materiale documentario, il loro uso a scopo didattico e di informazione alla popolazione tedesca durante la Grande Guerra, resta fondamentale la pubblicazione di M. Weiser Medizinsche Kinematographie, pubblicata nel 1919 sui filmati che trattavano i disturbi motori a seguito delle nevrosi di guerra. L’utilizzo della cinematografia nello studio delle nevrosi di guerra, soprattutto i filmati (purtroppo andati dispersi) realizzati in Germania da Alt a Uchtspringe e da Krapf a Dresda nel 1918, furono, scrive l’autore del libro, «un campo straordinariamente fecondo per la cinematografia» non solo per scopo scientifico ma anche per informare la «popolazione sulle nevrosi di guerra e sulla loro curabilità» (Weiser, 1919, p. 134). Sono stati invece conservati dal Bundesarchiv-Filmarchiv di Berlino due documentari realizzati durante il primo conflitto mondiale: Funktionell – motorische Reiz-und Lahmungs-Zustande bei Kriegsteilnehmern und deren Heilung durch Suggestion in Hypnose/Stati di eccitazione e di paralisi motorio-funzionale nei combattenti e loro cura attraverso la suggestione ipnotica prodotto nel 1917 dal Bild-und Film-Ant in collaborazione col dottor Max dell’Ospedale generale di Amburgo-Eppendorf e Reserve Lazarett Hornberg im Scwarzwald-Behandlung der Kriegs- Neuroticher/Ospedale di retrovia di Hornberg in Scwarzwald- Trattamento dei nevrotici di guerra, girato in collaborazione con il dottor Ferdinand Kehrer del National Hygiene-Museum di Dresda.

Entrambi i documentari mostravano il metodo dell’ipnosi con successive esercitazioni sia obbligatorie che facoltative da parte dei soldati sottoposti a trattamento medico. Va osservato come in questi filmati venivano mostrati in modo propagandistico soltanto i risultati spettacolari e non le complicazioni che spesso conducevano ad esiti mortali conseguenti ad alcuni procedimenti, come il totale isolamento per settimane, gli impacchi freddi ed umidi, i bagni prolungati, i raggi X in camera oscura, le punture lombari e le operazioni in anestesia con etere. E ancora asfissia provocata mediante la sonda faringale di Muck e l’applicazione di scariche elettriche.

In Italia, è solo dal 2011, dopo due restauri di preservazione nel 1993 e 1997, che conosciamo i filmati medici girati durante la Grande Guerra da Roberto Omegna all’Ospedale Militare di Torino, sotto la direzione del neurologo Camillo Negro, già noto agli studiosi di cinema muto e anche agli storici della neurologia e psichiatria per aver realizzato alcuni filmati neuropatologici negli anni 1906-1908 (La neuropatologia 1906-1908). I filmati sulle sindromi di guerra girati da Camillo Negro e Roberto Omegna nel 1918 all’Ospedale Militare di Torino (reperibili presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino) sono stati presentati e proiettati nella mostra «Al Fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la grande guerra» tenutosi a Torino, presso la Mole Antonelliana a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Compagnoni nel 2015.

In questa sede sono stati visti due documentari simili: il filmato sulle sindromi di guerra dell’Ospedale Militare di Torino (Museo Nazionale del Cinema di Torino) di Camillo Negro e Roberto Omegna (Terza parte della Antologia dei filmati neuropatologici di Camillo Negro e Omegna), e quello, sempre di Negro e Omegna, conservato alla Cineteca Nazionale di Bucarest, proveniente dalla collezione di Dem Paulian, allievo di Gheorghe Marinescu, dal titolo Nevropatie diagnosticate ai combattenti della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) direzione e materiale clinico del Prof. Negro Direttore della Clinica di Neuropatologia dell’Università di Torino (reperibile presso l’Archivio Nationala de Filme Bucarest. Immagini montate all’interno di Miotomia Congenita). La scarsità di filmati sulle nevrosi di guerra, o sui mutilati ecc., è dovuto a una falsa costruzione delle notizie sul fronte di guerra, che dovevano corrispondere nello spirito alle tavole di Beltrame su la Domenica del Corriere. Le sequenze girate al fronte, sia nei film di fiction ma anche nei documentari e nei reportages, documentavano difatti solo eventi positivi, imprese eroiche e di eccezionale enfasi retorica e, per quasi tutti i documentari, valeva un tipo di messa in scena di totale disinformazione. Le riprese di scene ‘eroiche’ di combattimento, la visione delle stragi, le panoramiche, o le inquadrature ravvicinate sui morti, venivano eliminate quasi ovunque. D’altra parte, tutti i filmati di guerra erano sottoposti al controllo del Comando Supremo dell’Esercito, nell’articolo n. 17, comma c, del fascicoletto dal titolo Norme per i corrispondenti di guerra. Prescrizioni per il Servizio fotografico e cinematografico, pubblicato nel 1917 dal Comando Supremo, dove si legge, tra l’altro che è vietato l’invio di materiale relativo «allo stato sanitario delle truppe». Per quanto riguarda la fiction, uno dei pochi casi interessanti e fuori dal comune, considerato il periodo in cui venne realizzato, cioè il Ventennio fascista, è il film Camicia Nera, diretto nel 1933 da Gioacchino Forzano, per il decennale della marcia su Roma. Il film narra la storia di un giovane fabbro, che durante la prima guerra mondiale a causa di un trauma ha subito un’amnesia e ha perduto ogni nozione della realtà e della propria identità personale, e che recupera a poco a poco la pienezza delle facoltà spirituali, quando il medico tedesco gli riproduce su un portatile il Bollettino della Vittoria. Nel 2008 è uscito l’interessante film di Enrico Verra Scemi di guerra. La follia nelle trincee (50′), che ricostruisce attraverso filmati di repertorio rinvenuti negli archivi di tutta Europa, insieme alle cartelle cliniche di soldati affetti da sindromi di guerra ritrovati negli ospedali psichiatrici, le tappe che portarono migliaia di soldati ad affrontare il calvario della malattia mentale.

Una società mutilata

Un capitolo a parte è quello relativo a quei filmati che ritraggono i danni fisici provocati dalla guerra, mi riferisco ai filmati sulle protesi maxillo-facciali, sulle riabilitazioni dei mutilati e all’ortopedia di guerra; guerra che mostra in maniera plateale «il primato dell’artificio, della tecnologia, della scomposizione e della costruzione, della istantaneità e della simultaneità» (Gibelli, 2007, p. 226). Immagini brutali che tanto avrebbero colpito e traumatizzato molti intellettuali e artisti, tra cui Otto Dix, Grosz, Marc, Léger (Ballett Mecanique, 1923); alcuni anche volontari di guerra che, come scrive Annette Becker (2014), si confrontarono con la brutalità della guerra e con la brutalizzazione della politica del dopoguerra e «utilizzarono la pittura, l’incisione, il fotomontaggio per rappresentare lo choc traumatico, la mutilazione, le protesi, i volti devastati» (Becker, 2014, p. 668). Ma la guerra dette anche l’ispirazione al pittore cubista Fernand Léger per il quale la visione di una culatta da 75 in pieno sole contribuì alla sua evoluzione plastica più di tutti i musei del mondo. Molti pittori, in particolar modo coloro che appartenevano alla corrente cubista, furono impiegati nel camouflage, con la costruzione di falsi cannoni, postazioni, alberi. Oppure, per quello che riguarda l’Italia, la nascita della Metafisica come risposta allo straniamento e alla alienazione della guerra, attraverso anche, da un punto di vista figurativo, la realizzazione dei manichini in stile ortopedico de Le muse inquietanti di Giorgio de Chirico, dipinto mentre era ricoverato a Ferrara presso Villa Seminario, diretto da Gaetano Boschi, specialista nella cura delle nevrosi di guerra. Qui, furono infatti ricoverati, nella primavera del 1917, Giorgio de Chirico e Carlo Carrà, quest’ultimo affetto da depressione. In questo luogo crearono alcuni dei loro più importanti capolavori del periodo metafisico come per esempio i capolavori di de Chirico, Ettore e Andromaca e, soprattutto, le Muse inquietanti. Dipinti che vennero esposti alla Galleria Bragaglia a Roma nel 1919. La mostra fu stroncata dal giovane «ipercritique italien» – come lo definì Gustave Kahn sul Mercure de France – Roberto Longhi, con il celebre articolo, pubblicato sul «Tempo» nel 1919: Al dio ortopedico, attraverso l’impiego qui forse per la prima volta da parte di Longhi delle famose equivalenze verbali: «Spinta dalla sua mano di macchinista crudele, l’umanità orrendamente mutila e inesorabilmente manichina (…) appare fra grandi stridori e cigolamenti sui vasti palcoscenici deserti, guardati a vista dai pesanti scatoloni dei casamenti pieni di caldo e buio.(…) Ivi l’homo ortopedicus sgrana con voce di carrucola una sua parte impossibile alle statue diseredate della Grecia antica» (Longhi, 1919, p. 3). Una interpretazione della pittura metafisica da parte dell’autore di Officina ferrarese (1934), che è quasi un saggio sulla società post- bellica e industrializzata di là a venire; interpretazione della pittura dechirichiana ripresa anche da Jean Cocteau, con la sua esortazione a togliersi dal proprio armamentario pittorico ispirato al tromp l’oeil, i suoi corset orthopèdique (Roucloux, 2001). In quest’ottica, si conferma un’opera molto interessante il film Oh!Uomo del 2004, della durata di 68 minuti, diretto da Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, realizzato dal Museo Storico trentino (Archivio di Cinema e Storia), una sorta di catalogo del corpo ferito – sia psichico che fisico -, dove attraverso l’assemblaggio di materiale d’archivio ma di natura diversa, si passa dalla decostruzione del corpo umano alla ricomposizione e ricostruzione artificiale. Con un intervento di recadrage sull’immagine– vengono pressoché eliminati i gesti dei medici – si amplia l’immagine filmica, dai piani medi ai volti in primo piano. Nel 2014, è stata realizzata l’opera multimediale War Work: 8 Songs with Film, diretto dal musicista e film-maker Michael Nyman, con sequenze tratte da materiali d’archivio della Grande Guerra, con i immagini di soldati con sindromi di guerra, dell’ortopedia di guerra, di protesi facciali, dei mutilati del viso (Gueles casées) montate in parallelo con immagini di operai al lavoro in una fabbrica di bambole. A Brentonico (Tn) dal 6 agosto 2016 al 2 luglio 2017 è stata organizzata, dal Museo Storico trentino, una mostra sugli effetti devastanti della Grande guerra, dal titolo «Corpi disarmati: la meccanica della normalità», sul ritorno dei reduci con problemi psichici e con mutilazioni, insieme alle relative problematiche sul reinserimento nella società.

Il metodo storiografico degli Annales: approccio interdisciplinare

Antesignano dell’approfondimento sulla relazione Cinema/Storia, che si svilupperà anche in ambito accademico a partire dai primi anni Settanta, fu Boleslaw Matuszewski, il quale propose la creazione di un archivio cinematografico quale strumento visivo della memoria; risalgono infatti al 1898 i due opuscoli: Une Nouvelle Source de l’Histoire (Création d’un dépot de cinématographie historique) e La Photographie animée. Ce qu’elle est, ce qu’elle doit être, dove descrive in dettaglio il funzionamento di un deposito cinematografico pubblico. Risale al 1968 la proposta di ricerca di Marc Ferro, specialista della Prima Guerra Mondiale, su «Les Annales», sulla necessità di studiare in ambito scientifico la relazione tra cinema e storia del Novecento. Tuttavia, il primo storico a utilizzare il cinema in ambito accademico è stato Fernand Braudel presso la VI Section all’Ecole en Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS), con il corso Cinéma et Histoire nel 1968. Per lo storico Marc Ferro – che divenne nel 1970 con-direttore con Jacques Le Goff della prestigiosa rivista fondata da Marc Bloch e Lucien Febvre negli anni venti – Braudel è «uno dei pochissimi storici ad aver utilizzato le immagini e gli oggetti come fonte d’informazione e di riflessione allo stesso titolo delle altri fonti, e non invece come semplici supporti per illustrare tesi elaborate sulla base di altri documenti o per altre vie» (Ferro, 1988, p. 201). Le ipotesi di ricerca si amplieranno negli anni successivi, soprattutto in area francese, aprendo svariate piste, dovute anche alla tendenza della storiografia ad allargare il campo delle fonti tradizionali in una nuova prospettiva: guerra, medicina e malattia mentale… Nell’ambito storiografico di questo metodo s’iscrivono le ricerche fatte sul cinema come fonte per la storia sociale e la cultura materiale, ricerche che tentano di mettere in evidenza, durante un certo periodo, meglio se di lunga durata, le trasformazioni, le permanenze, gli atteggiamenti e le rappresentazioni di fronte a una certa tematica in relazione al contesto storico-sociale.

Fonti filmiche per la storia della neurologia e psichiatria

Spetta al neurologo rumeno George Marinescu, specialista delle malattie nervose e della riabilitazione dei paraplegici presso l’Ospedale Pontelimon di Bucarest, il primato in Europa (1898) a filmare i disturbi della locomozione e dei gesti provocati da certe malattie. Su tale esperienze Marinescu pubblicherà un articolo dal titolo Le troubles de la marche dans l’hemiplegiè etudiès à l’aide du cinématographe, sulla rivista medica «La Semaine Medicale» (1899). Nel 1899 Marinescu riprende una malata affetta da una emiplegia isterica filmandone dapprima le manifestazioni patologiche, poi la cura con l’ipnosi ed infine il comportamento normale dopo la guarigione. Nel dicembre del 1899, presenta il caso all’Accademia delle Scienze di Parigi pubblicando un articolo su la «Nouvelle Iconographie de la Salpetrière» (febbraio 1900), in cui rifacendosi al film, sottolinea tra i primi nella storia del cinema, l’importanza del mezzo cinematografico nella ricerca medica e in particolare in quella neurologica: «Quale documento scientifico potrebbe dimostrarsi più prezioso per lo studio dell’emiplegia isterica di questo?» (Tosi, 1983, p. 51). Il neurologo rumeno non fu, tuttavia, il solo ad intuire le potenzialità del cinematografo come strumento per lo studio delle malattie nervose. Nel 1898, vi era stata la pubblicazione, da parte di un fotografo sconosciuto di nome Boleslaw Matuszeswski, di un opuscolo dal titolo Una nuova fonte per la storia, in cui l’autore, anticipando i metodi storiografici della Nouvelle Histoire di Le Goff sulle nuove fonti storiche, esponeva le sue idee sulla necessità di creare delle cineteche e affermava tra l’altro di aver ripreso, tra il 1897 e il 1898, presso gli ospedali di San Pietroburgo, Varsavia e in Francia (San Antoine e La Pitiè) alcuni casi di malattia mentale. Nel 1898 in una conferenza il grande fisiologo E. J. Marey, parlerà del testo come di una «curiosa operetta» nella quale tuttavia si percorrevano con «ardite prospettive» i campi che sembravano aperti alla cronofotografia sottoforma di proiezioni. «Il signor Matuszewski – notò allora Marey – vuole anche che la cronofotografia studi e riproduca i diversi fenomeni delle malattie nervose» (Nobili Vitelleschi, 2003, p. 499). Un altro medico ad utilizzare la cronofotografia per riprendere i malati d’isteria fu Albert Londe, direttore del laboratorio fotografico dell’ospedale della Salpêtrière, diretto all’epoca da Jean Marie Charcot, il grande neurologo francese celebre per le sue cure dei malati isterici mediante l’impiego dell’ipnosi. Dapprima nel 1883 con un apparecchio a nove obiettivi, poi, nel 1892, con uno da dodici, Londe riprese le varie fasi dell’isteria e dell’epilessia. Su queste esperienze, che gli valsero anche la definizione di pioniere della storia del cinema in quanto scoprì l’aspetto cinetico della malattia, Albert Londe scisse il saggio La photographie médicale, in Conférences publiques sur la photographie (1893).

In Italia è solo a partire dal 1908 che si inizia ad utilizzare il cinema nello studio soprattutto dell’isteria e di alcune malattie neurologiche. In quest’anno, come detto sopra, viene realizzato a Torino dal professor Camillo Negro il filmato La neuropatologia, diretto dal documentarista e pioniere del cinema scientifico Roberto Omegna, su diversi casi clinici di malattie mentali e un attacco di isteria in una donna mascherata. Di particolare interesse, soprattutto per la descrizione reale di alcune patologie mentali e nervose, furono anche le lezioni e proiezioni del professor Gaetano Rummo realizzate nel 1909 presso la facoltà di medicina di Napoli nella Regia Università. Inoltre, lo stesso Rummo, avrebbe auspicato l’utilizzo del documentario come uno dei medium per la divulgazione della psichiatria sia nelle Università che negli Istituti superiori. Il neurologo Vincenzo Neri dopo la laurea si recò a Parigi presso l’ospedale Pitié-Salpêtrière sotto la direzione del grande neurologo Joseph Babinski dove iniziò a filmare i movimenti dei pazienti. Durante la guerra, dietro richiesta di Vittorio Putti, divenne consulente dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove studiò, tra l’altro, il sistema vaso-motorio dei soldati congelati durante la prima guerra mondiale. Nel 2008 è stato ritrovato a Bologna l’archivio di Vincenzo Neri, a Villa Baruzziana, dove all’interno dello studiolo si trovavano materiali di grande valore fotografico e cronofotografico. Nel 2011 è stato ultimata la preservazione e la digitalizzazione delle lastre fotografiche e di altro materiale.

Dall’isteria alle nevrosi di guerra

Camillo Negro, professore di neurologia all’Università di Torino, tra il 1906 e il 1908, con l’aiuto del suo assistente Giuseppe Rosaenda, fece riprendere a scopi scientifici e didattici alcuni dei suoi pazienti affetti da malattie nervose e mentali; tra i filmati, realizzati da Roberto Omegna, c’era il celebre ‘frammento’ della durata di 4 minuti della Neuropatologia del 1908 – filmato presentato, dopo la prima a Torino nel febbraio del 1908, alla clinica Salpêtrière di Parigi nel novembre del 1908 con il titolo Reméde contre la nevrastenie -, dove si vedeva il professore, aiutato dal dottor Rosaenda, produrre una crisi isterica in una donna, quindi eliminarne il sintomo premendole con forza le pelvi e poi mostrarla al pubblico rilassata e guarita. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, nell’autunno 2011 ha presentato una nuova edizione critica dei filmati neuropatologici girati dal Professor Negro dopo i restauri di preservazione degli anni 1993 e 1997 (Dagna e Giannetto, 2012).

Nella nuova edizione critica del 2011, sono stati isolati e separati dal resto dei filmati, riconducibili agli anni 1906-1908, le immagini sulle sindromi di guerra girate all’Ospedale di Torino, dove il Prof. Negro era consulente volontario di neuropatologia e presentati in un ‘blocco unico’; immagini, quelle sulle nevrosi di guerra, introdotte da un cartello descrittivo, realizzate sempre con la regia di Roberto Omegna (Negro, 1916). Sul rapporto tra Omegna e il Prof. Negro anche nel periodo del conflitto mondiale, si veda un inedito documento del 1917: «[Roberto Omegna] ha collaborato con il Prof. Negro della R. Università di Torino per raccolte cinematografiche delle malattie nervose, lavoro a cui si dedica tuttora per il predetto professore all’Ospedale Militare di Torino» .

Nel filmato della crisi isterica della donna mascherata del 1908, il Professor Negro nel presentare al pubblico la malata mostrava una ostentata sicurezza e in alcuni casi anche un atteggiamento che sconfinava nell’istrionismo; egli infatti sorride, guarda in macchina come un attore comico, nel presentare il caso d’isteria, ambientato in una sorta di set teatrale. L’atteggiamento ricorda quello di un illusionista che incita il pubblico, in una mise en scene che si potrebbe definire da fenomeno da baraccone. In altre immagini, forse del 1906, soprattutto dopo l’edizione critica e restauro del 2011, si può constatare, anche attraverso i resoconti dell’epoca, la familiarità con tali patologie del professore: «dalle mani del Prof. Negro, due isterici sono trattati in pieno attacco, con la suggestione». Nei filmati girati presso l’Ospedale Militare di Torino, il comportamento del professore nel presentare i casi sembrava sottolineare, invece, una sorta di incapacità terapeutica nell’affrontare questa strana malattia; e, nello stesso tempo, come la prima guerra mondiale mutasse il contesto clinico degli studi e della pratica neurologica. «Le manifestazioni isteriche che con grande frequenza si riscontravano nei soldati, infatti, fin dall’inizio apparvero diverse da quelle del tempo di pace: prive di teatralità e di immaginazione. […] A poco a poco all’entusiasmo si andò sostituendo l’incertezza e la sfiducia nelle possibilità di cogliere la natura» di questa malattia – e, prosegue Bruna Bianchi in un saggio su psichiatria e guerra -, «di esplorare il meccanismo psicologico che stava alla base di tali sintomi» (Bianchi, 2014, p. 326).

Restauro

Il restauro di questi filmati in edizione critica del 2011 è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione col laboratorio L’immagine Ritrovata di Bologna nel 2011, a partire da una copia positiva nitrato e dal contro tipo negativo del restauro del 1997, integrate grazie al ritrovamento nella collezione del Museo di tre rulli positivi nitrato, di un frammento di negativo nitrato e di un 35 mm safety positivo. L’antologia dei filmati del Prof. Negro (1906-1918) si compone di 3 sezioni: La neuropatologia del 1908, alcune riprese senza data e che mostrano il professor Negro con i suoi collaboratori, e i materiali dedicati alle sindromi di guerra.

I filmati sulle sindromi di guerra di Camillo Negro e Roberto Omegna, girati all’ospedale Militare di Torino, sono stati presentati e proiettati nel 2015 a Torino, nell’ambito delle manifestazioni del Centenario della Grande Guerra, nella mostra: Al Fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la grande guerra, presso la Mole Antonelliana sede del Museo Nazionale del Cinema, a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Compagnoni e organizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. In questa sede sono stati, inoltre, presentati e proiettati due documentari “gemelli” di Camillo Negro e Roberto Omegna, provenienti dalla Cineteca Nazionale di Bucarest, appartenuti alla collezione di Dem Paulian, allievo del neurologo rumeno Gheorghe Marinescu con il titolo: Nevropatie diagnosticate ai combattenti della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) direzione e materiale clinico del Prof. Negro Direttore della Clinica di Neuropatologia dell’Università di Torino; immagini montate all’interno di Miotomia Congenita .

Per un approfondimento:

“Scemi di guerra. La follia nelle trincee” (DOCUMENTARIO)


Ps tutto il materiale su trauma e dissociazione presente su questo blog è consultabile cliccando sul bottone a inizio pagina (o dal menù a tendina) #TRAUMA.

 

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  • TRAUMA E PSICOSI: ALCUNI VIDEO DALLE “GIORNATE PSICHIATRICHE CERIGNALESI 2024” 17 October 2024
  • “LA GENERAZIONE ANSIOSA”: RECENSIONE APPROFONDITA E VALUTAZIONI 10 October 2024
  • Speciale psichedelici, a cura di Studio Aegle 7 October 2024
  • Le interviste di POPMed Talks 3 October 2024
  • Disturbi da sintomi somatici e di conversione: un approfondimento 17 September 2024
  • TRAUMA E DISSOCIAZIONE: IL CONGRESSO ESTD DI OTTOBRE 2024, A KATOWICE (POLONIA) 20 August 2024
  • POPMed Talks #7: Francesco Sena (speciale Art Brut) 3 August 2024
  • LA (NEONATA) SIMEPSI E UN INTERVENTO DI FABIO VILLA SULLA TERAPIA ASSISTITA DA PSICHEDELICI A LOSANNA 30 July 2024
  • L'”IMAGERY RESCRIPTING” NEL PTSD 18 July 2024
  • Intervista a Francesca Belgiojoso: le fotografie in psicoterapia 1 July 2024
  • Attaccamento traumatico: facciamo chiarezza (di Andrea Zagaria) 24 June 2024
  • KNOT GARDEN (A CURA DEL CENTRO VENETO DI PSICOANALISI) 10 June 2024
  • Costanza Jesurum: un’intervista all’autrice del blog “bei zauberei”, psicoanalista junghiana e scrittrice 3 June 2024
  • LA SVIZZERA, CUORE DEL RINASCIMENTO PSICHEDELICO EUROPEO 29 May 2024
  • Un’alternativa alla psicopatologia categoriale: Hierarchical Taxonomy of Psychopathology (HiTOP) 9 May 2024
  • INVITO A BION 8 May 2024
  • INTERVISTA A FEDERICO SERAGNOLI: IL VIDEO 18 April 2024
  • INCONSCIO NON RIMOSSO E MEMORIA IMPLICITA: UNA RECENSIONE 9 April 2024
  • UN FREE EBOOK (SUL TRAUMA) IN COLLABORAZIONE CON VALERIO ROSSO 3 April 2024
  • GLI INCONTRI DI AISTED: LA PSICOTERAPIA ASSISTITA DA PSICHEDELICI A GINEVRA (16 APRILE 2024) 28 March 2024
  • La teoria del ‘personaggio’ nell’opera di Antonino Ferro 21 March 2024
  • Psicoterapia assistita da psichedelici: intervista a Matteo Buonarroti 14 March 2024
  • BRESCIA, FEBBRAIO 2024: DUE ESTRATTI DALLA MASTERCLASS “VERSO UNA NUOVA TERAPIA ESPOSITIVA DI PRECISIONE” 27 February 2024
  • CAPIRE LA DISPNEA PSICOGENA: DA “SENZA FIATO” DI GIORGIO NARDONE 14 February 2024
  • POPMED TALKS 5 February 2024
  • NASCE L’ASSOCIAZIONE COALA (TORINO) 1 February 2024
  • Camilla Stellato: “Diventare genitori” 29 January 2024
  • Offline is the new luxury, un documentario 22 January 2024
  • MARCO ROVELLI, LA POLITICIZZAZIONE DEL DISAGIO PSICHICO E UN PODCAST DI psicologia fenomenologica 10 January 2024
  • La terapia espositiva enterocettiva (per il disturbo di panico) – di Emiliano Toso 8 January 2024
  • INTRODUZIONE A VIKTOR FRANKL 27 December 2023
  • UN APPROFONDIMENTO DI MAURIZIO CECCARELLI SULLA CONCEZIONE NEO-JACKSONIANA DELLE FUNZIONI MENTALI 14 December 2023
  • 3 MODI DI INTENDERE LA DISSOCIAZIONE: DA UN INTERVENTO DI BENEDETTO FARINA 12 December 2023
  • Il burnout oltre i luoghi comuni (DI RICCARDO GERMANI) 23 November 2023
  • TRATTAMENTO INTEGRATO DELL’ANSIA: INTERVISTA A MASSIMO AGNOLETTI ED EMILIANO TOSO 9 November 2023
  • 10 ARTICOLI SUL JOURNALING E SUI BENEFICI DELLO SCRIVERE 6 November 2023
  • UN’INTERVISTA A GIUSEPPE CRAPARO SU PIERRE JANET 30 October 2023
  • CONTRASTARE IL DECADIMENTO COGNITIVO: ALCUNI SPUNTI PRATICI 26 October 2023
  • PTSD (in podcast) 25 October 2023
  • ANIMALI CHE SI DROGANO, DI GIORGIO SAMORINI 12 October 2023
  • VERSO UNA TERAPIA ESPOSITIVA DI PRECISIONE: PREFAZIONE 7 October 2023
  • Congresso Bari SITCC 2023: un REPORT 2 October 2023
  • GLI INCONTRI ORGANIZZATI DA AISTED, Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione 25 September 2023
  • CANNABISCIENZA.IT 22 September 2023
  • TERAPIA ESPOSITIVA (IN PODCAST) 18 September 2023
  • TERAPIA ESPOSITIVA: INTERVISTA A EMILIANO TOSO (PARTE SECONDA) 4 September 2023
  • POPMED: 10 articoli/novità dal mondo della letteratura scientifica in ambito “psi” (ogni 15 giorni) 30 August 2023
  • DIFFUSIONE PATOLOGICA DELL’ATTENZIONE E SUPERFICIALITÀ DIGITALE. UN ESTRATTO DA “PSIQ” di VALERIO ROSSO 23 August 2023
  • LE FRONTIERE DELLA TERAPIA ESPOSITIVA. INTERVISTA A EMILIANO TOSO 12 August 2023
  • NIENTE COME PRIMA, DI MANGIASOGNI 8 August 2023
  • NASCE IL “GRUPPO DI INTERESSE SULLA PSICOPATOLOGIA” DI AISTED (Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione) 26 July 2023
  • Psychedelic Science Conference 2023 – lo stato dell’arte sulle terapie psichedeliche  15 July 2023
  • RENDERE NON NECESSARIA LA DISSOCIAZIONE: DA UN ARTICOLO DI VAN DER HART, STEELE, NIJENHUIS 29 June 2023
  • EMBODIED MINDS: INTERVISTA A SARA CARLETTO 21 June 2023
  • Psychiatry On Line Italia: 10 rubriche da non perdere! 7 June 2023
  • CURARE LA PSICHIATRIA DI ANDREA VALLARINO (INTRODUZIONE) 1 June 2023
  • UN RICORDO DI LUIGI CHIRIATTI, STUDIOSO DI TARANTISMO 30 May 2023
  • PHENOMENAUTICS 20 May 2023
  • 6 MESI DI POPMED, PER TORNARE ALLA FONTE 18 May 2023
  • GLI PSICOFARMACI PER LO STRESS POST TRAUMATICO (PTSD) 8 May 2023
  • ILLUSIONI IPNAGOGICHE, SONNO E PTSD 4 May 2023
  • SI PUÓ DIRE MORTE? INTERVISTA A DAVIDE SISTO 27 April 2023
  • CENTRO SORANZO: INTERVISTA A MAURO SEMENZATO 12 April 2023
  • Laetrodectus, che morde di nascosto 6 April 2023
  • STABILIZZAZIONE E CONFINI: METTERE PALETTI PER REGOLARSI 4 April 2023
  • L’eredità teorica di Giovanni Liotti 31 March 2023
  • “UN RITMO PER L’ANIMA”, TARANTISMO E DINTORNI 7 March 2023
  • SUICIDIO: SPUNTI DAL LAVORO DI MAURIZIO POMPILI E EDWIN SHNEIDMAN 9 January 2023
  • SUPERHERO THERAPY. INTERVISTA A MARTINA MIGLIORE 5 December 2022
  • Allucinazioni nel trauma e nella psicosi. Un confronto psicopatologico 26 November 2022
  • FUGA DI CERVELLI 15 November 2022
  • PSICOTERAPIA DELL’ANSIA: ALCUNI SPUNTI 7 November 2022
  • LA Q DI QOMPLOTTO 25 October 2022
  • POPMED: UN ESEMPIO DI NEWSLETTER 12 October 2022
  • INTERVISTA A MAURO BOLOGNA, PRESIDENTE SIPNEI 10 October 2022
  • IL “MANUALE DELLE TECNICHE PSICOLOGICHE” DI BERNARDO PAOLI ED ENRICO PARPAGLIONE 6 October 2022
  • POPMED, UNA NEWSLETTER DI AGGIORNAMENTO IN AREA “PSI”. PER TORNARE ALLA FONTE 30 September 2022
  • IL CONVEGNO SIPNEI DEL 1 E 2 OTTOBRE 2022 (FIRENZE): “LA PNEI NELLA CLINICA” 20 September 2022
  • LA TEORIA SULLA NASCITA DEL PENSIERO DI WILFRED BION 1 September 2022
  • NEUROFEEDBACK: INTERVISTA A SILVIA FOIS 10 August 2022
  • La depressione come auto-competizione fallimentare. Alcuni spunti da “La società della stanchezza” di Byung Chul Han 27 July 2022
  • SCOPRIRE LA SIPNEI. INTERVISTA A FRANCESCO BOTTACCIOLI 6 July 2022
  • PERFEZIONISMO: INTERVISTA A VERONICA CAVALLETTI (CENTRO TAGES ONLUS) 6 June 2022
  • AFFRONTARE IL DISTURBO DISSOCIATIVO DELL’IDENTITÁ 28 May 2022
  • GARBAGE IN, GARBAGE OUT.  INTERVISTA FIUME A ZIO HACK 21 May 2022
  • PTSD: ALCUNE SLIDE IN FREE DOWNLOAD 10 May 2022
  • MANAGEMENT DELL’INSONNIA 3 May 2022
  • “IL LAVORO NON TI AMA”: UN PODCAST SULLA HUSTLE CULTURE 27 April 2022
  • “QUI E ORA” DI RONALD SIEGEL. IL LIBRO PERFETTO PER INTRODURSI ALLA MINDFULNESS 20 April 2022
  • Considerazioni sul trattamento di bambini e adolescenti traumatizzati 11 April 2022
  • IL COLLASSO DEL CONTESTO NELLA PSICOTERAPIA ONLINE 31 March 2022
  • L’APPROCCIO “OPEN DIALOGUE”. INTERVISTA A RAFFAELLA POCOBELLO (CNR) 25 March 2022
  • IL CORPO, IL PANICO E UNA CORRETTA DIAGNOSI DIFFERENZIALE: INTERVISTA AD ANDREA VALLARINO 21 March 2022
  • RECENSIONE: L’EREDITÁ DI BION (A CURA DI ANTONIO CIOCCA) 20 March 2022
  • GLI PSICHEDELICI COME STRUMENTO TRANSDIAGNOSTICO DI CURA, IL MODELLO BIPARTITO DELLA SEROTONINA E L’INFLUENZA DELLA PSICOANALISI 7 March 2022
  • FOTOTERAPIA: JUDY WEISER e il lavoro con il lutto 1 March 2022
  • PLACEBO E DOLORE: IL POTERE DELLA MENTE (da un articolo di Fabrizio Benedetti) 14 February 2022
  • INTERVISTA A RICCARDO CASSIANI INGONI: “Metodo T.R.E.®” E TECNICHE BOTTOM-UP PER L’APPROCCIO AL PTSD 3 February 2022
  • SPIDER, CRONENBERG 26 January 2022
  • LE TEORIE BOTTOM-UP NELLA PSICOTERAPIA DEL POST-TRAUMA (di Antonio Onofri e Giovanni Liotti) 17 January 2022
  • 24 MESI DI PSICOTERAPIA ONLINE 10 January 2022
  • LA TOSSICODIPENDENZA COME TENTATIVO DI AMMINISTRARE LA SINDROME POST-TRAUMATICA 7 January 2022
  • La Supervisione strategica nei contesti clinici (Il lavoro di gruppo con i professionisti della salute e la soluzione dei problemi nella clinica) 4 January 2022
  • PSICHEDELICI: LA SCIENZA DIETRO L’APP “LUMINATE” 21 December 2021
  • ASYLUMS DI ERVING GOFFMAN, PER PUNTI 14 December 2021
  • LA SINDROME DI ASPERGER IN BREVE 7 December 2021
  • IL CONVEGNO DI SAN DIEGO SULLA PSICOTERAPIA ASSISTITA DA PSICHEDELICI (marzo 2022) 2 December 2021
  • PSICOTERAPIA SENSOMOTORIA E DEEP BRAIN REORIENTING. INTERVISTA A PAOLO RICCI (AISTED) 29 November 2021
  • INTERVISTA A SIMONE CHELI (ASSOCIAZIONE TAGES ONLUS) 25 November 2021
  • TRAUMA: IMPOSTAZIONE DEL PIANO DI CURA E PRIMO COLLOQUIO 16 November 2021
  • TEORIA POLIVAGALE E LAVORO CON I BAMBINI 9 November 2021
  • INTRODUZIONE A BYUNG-CHUL HAN: IL PROFUMO DEL TEMPO 3 November 2021
  • IT (STEPHEN KING) 27 October 2021
  • JUDITH LEWIS HERMAN: “GUARIRE DAL TRAUMA” 22 October 2021
  • ANCORA SU PIERRE JANET 15 October 2021
  • PSICONUTRIZIONE: IL LAVORO DI FELICE JACKA 3 October 2021
  • MEGLIO MALE ACCOMPAGNATI CHE SOLI: LE STRATEGIE DI CONTROLLO IN INFANZIA (PTSDc) 30 September 2021
  • OVERLOAD COGNITIVO ED ECOLOGIA MENTALE 21 September 2021
  • UN LUOGO SICURO 17 September 2021
  • 3MDR: UNO STRUMENTO SPERIMENTALE PER COMBATTERE IL PTSD 13 September 2021
  • UN LIBRO PER L’ESTATE: “COME ANNOIARSI MEGLIO” DI PIETRO MINTO 6 August 2021
  • “I fondamenti emotivi della personalità”, JAAK PANKSEPP: TAKEAWAYS E RECENSIONE 3 August 2021
  • LIFESTYLE PSYCHIATRY 28 July 2021
  • LE DIVERSE FORME DI SINTOMO DISSOCIATIVO 26 July 2021
  • PRIMO LEVI, LA CARCERAZIONE E IL TRAUMA 19 July 2021
  • “IL PICCOLO PARANOICO” DI BERNARDO PAOLI. PARANOIA, AMBIVALENZA E MODELLO STRATEGICO 14 July 2021
  • RECENSIONE PER PUNTI DI “LA GUIDA ALLA TEORIA POLIVAGALE” 8 July 2021
  • I VIRUS: IL LORO RUOLO NELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE 7 July 2021
  • LA PLUSDOTAZIONE SPIEGATA IN BREVE 1 July 2021
  • COS’É LA COGNITIVE PROCESSING THERAPY? 24 June 2021
  • SULLA TERAPIA ESPOSITIVA PER I DISTURBI FOBICI: IL MODELLO DI APPRENDIMENTO INIBITORIO DI MICHELLE CRASKE 19 June 2021
  • É USCITO IL SECONDO EBOOK PRODOTTO DA AISTED 15 June 2021
  • La psicologia fenomenologica nelle comunità terapeutiche -con il blog Psicologia Fenomenologica. 7 June 2021
  • PSICHIATRIA DI COMUNITÁ: LA SCELTA DI UN METODO 31 May 2021
  • PTSD E SPAZIO PERIPERSONALE: DA UN ARTICOLO DI DANIELA RABELLINO ET AL. 26 May 2021
  • CURANDO IL CORPO ABBIAMO PERSO LA TESTA: UN CONVEGNO ONLINE CON VALERIO ROSSO, MARCO CREPALDI, LUCA PROIETTI, BERNARDO PAOLI, GENNARO ROMAGNOLI 22 May 2021
  • MDMA PER IL PTSD: NUOVE EVIDENZE 21 May 2021
  • MAP (MULTIPLE ACCESS PSYCHOTHERAPY): IL MODELLO DI PSICOTERAPIA AD APPROCCI COMBINATI CON ACCESSO MULTIPLO DI FABIO VEGLIA 18 May 2021
  • CURANDO IL CORPO ABBIAMO PERSO LA TESTA: UN CONVEGNO GRATUITO ONLINE (21 MAGGIO) 13 May 2021
  • BALBUZIE: COME USCIRNE (il metodo PSICODIZIONE) 10 May 2021
  • PANICO: INTERVISTA AD ANDREA IENGO (PANICO.HELP) 7 May 2021
  • Psicologia digitale e pandemia COVID19: il report del Centro Medico Santagostino di Milano dall’European Conference on Digital Psychology (ECDP) 4 May 2021
  • SOLCARE IL MARE ALL’INSAPUTA DEL CIELO. Liberalizzare come terapia: il problema dell’autocontrollo in clinica 30 April 2021
  • IL PODCAST DE “IL FOGLIO PSICHIATRICO” 25 April 2021
  • La psicologia fenomenologica nelle comunità terapeutiche 25 April 2021
  • 3 STRUMENTI CONTRO IL TRAUMA (IN BREVE): TAVOLA DISSOCIATIVA, DISSOCIAZIONE VK E CAMBIO DI STORIA 23 April 2021
  • IL MALADAPTIVE DAYDREAMING SPIEGATO PER PUNTI 17 April 2021
  • UN VIDEO PER CAPIRE LA DISSOCIAZIONE 12 April 2021
  • CORRELATI MORFOLOGICI E FUNZIONALI DELL’EMDR: UNA PANORAMICA SULLA NEUROBIOLOGIA DEL TRATTAMENTO DEL PTSD 4 April 2021
  • TRAUMA E DISSOCIAZIONE IN ETÁ EVOLUTIVA: (VIDEO)INTERVISTA AD ANNALISA DI LUCA 1 April 2021
  • GLI EFFETTI POLARIZZANTI DELLA BOLLA INFORMATIVA. INTERVISTA A NICOLA ZAMPERINI DEL BLOG “DISOBBEDIENZE” 30 March 2021
  • SVILUPPARE IL PENSIERO LATERALE (EDWARD DE BONO) – RECENSIONE 24 March 2021
  • MDMA PER IL POST-TRAUMA: BEN SESSA E ALTRI RIFERIMENTI IN RETE 22 March 2021
  • 8 LIBRI FONDAMENTALI SU TRAUMA E DISSOCIAZIONE 14 March 2021
  • VIDEOINTERVISTA A CATERINA BOSSA: LAVORARE CON IL TRAUMA 7 March 2021
  • PRIMO SOCCORSO PSICOLOGICO E INTERVENTO PERI-TRAUMATICO: IL LAVORO DI ALAIN BRUNET ED ESSAM DAOD 2 March 2021
  • “SHARED LIVES” NEL REGNO UNITO: FORME DI PSICHIATRIA D’AVANGUARDIA 25 February 2021
  • IL TRAUMA (PTSD) NEGLI ANIMALI (PARTE 1) 21 February 2021
  • FLOW: una definizione 15 February 2021
  • NEUROBIOLOGIA DEL DISTURBO POST-TRAUMATICO (PTSD) 8 February 2021
  • PSICOLOGIA DELLA CARCERAZIONE (SECONDA PARTE): FINE PENA MAI 3 February 2021
  • INTERVISTA A COSTANZO FRAU: DISSOCIAZIONE, TRAUMA, CLINICA 1 February 2021
  • LO SPETTRO IMPULSIVO COMPULSIVO. I DISTURBI OSSESSIVO COMPULSIVI SONO DISTURBI DA ADDICTION? 25 January 2021
  • ANATOMIA DEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (E PSICOTERAPIA) 15 January 2021
  • LA STRANGE SITUATION IN BREVE e IL TRAUMA COMPLESSO 11 January 2021
  • GIORNALISMO = ENTERTAINMENT 6 January 2021
  • SIMBOLIZZARE IL TRAUMA: IL RUOLO DELL’ATTO ARTISTICO 2 January 2021
  • PSICHIATRIA: IL MODELLO DE-ISTITUZIONALIZZANTE DI GEEL, BELGIO (The Openbaar Psychiatrisch Zorgcentrum) 28 December 2020
  • STABILIZZARE I SINTOMI POST TRAUMATICI: ALCUNI ASPETTI PRATICI 18 December 2020
  • Psicoterapia breve strategica del Disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Intervista ad Andrea Vallarino e Luca Proietti 14 December 2020
  • CRONOFAGIA DI DAVIDE MAZZOCCO: CONTRO IL FURTO DEL TEMPO 10 December 2020
  • PODCAST: SPECIALIZZAZIONE IN PSICHIATRIA E CLINICA A CHICAGO, con Matteo Respino 8 December 2020
  • COME GESTIRE UNA DIPENDENZA? 4 PIANI DI INTERVENTO 3 December 2020
  • INTRODUZIONE A JAAK PANKSEPP 28 November 2020
  • INTERVISTA A DANIELA RABELLINO: LAVORARE CON RUTH LANIUS E NEUROBIOLOGIA DEL TRAUMA 20 November 2020
  • MDMA PER IL TRAUMA: VIDEOINTERVISTA A ELLIOT MARSEILLE (A CURA DI JONAS DI GREGORIO) 16 November 2020
  • PSICHIATRIA E CINEMA: I CINQUE MUST-SEE (a cura di Laura Salvai, Psychofilm) 12 November 2020
  • STRESS POST TRAUMATICO: una definizione e alcuni link di approfondimento 7 November 2020
  • SCOPRIRE IL FOREST BATHING 2 November 2020
  • IL TRAUMA COME APPRENDIMENTO A PROVA SINGOLA (ONE TRIAL LEARNING) 28 October 2020
  • IL PANICO COME ROTTURA (RAPPRESENTATA) DI UN ATTACCAMENTO? da un articolo di Francesetti et al. 24 October 2020
  • LE PENSIONI DEGLI PSICOLOGI: INTERVISTA A LORENA FERRERO 21 October 2020
  • INTERVISTA A JONAS DI GREGORIO: IL RINASCIMENTO PSICHEDELICO 18 October 2020
  • IL RITORNO (MASOCHISTICO?) AL TRAUMA. Intervista a Rossella Valdrè 13 October 2020
  • ASCESA E CADUTA DEI COMPETENTI: RADICAL CHOC DI RAFFAELE ALBERTO VENTURA 6 October 2020
  • L’EMDR: QUANDO USARLO E CON QUALI DISTURBI 30 September 2020
  • FACEBOOK IS THE NEW TOBACCO. Perchè guardare “The Social Dilemma” su Netflix 28 September 2020
  • SPORT, RILASSAMENTO, PSICOTERAPIA SENSOMOTORIA: oltre la parola per lo stress post traumatico 21 September 2020
  • IL MODELLO TRIESTINO, UN’ECCELLENZA ITALIANA. Intervista a Maria Grazia Cogliati Dezza e recensione del docufilm “La città che cura” 15 September 2020
  • IL RITORNO DEL RIMOSSO. Videointervista a Luigi Chiriatti su tarantismo e neotarantismo 10 September 2020
  • FARE PSICOTERAPIA VIAGGIANDO: VIDEOINTERVISTA A BERNARDO PAOLI 2 September 2020
  • SUL MERCATO DELLA DOPAMINA: INTERVISTA A VALERIO ROSSO 31 August 2020
  • TARANTISMO: 9 LINK UTILI 27 August 2020
  • FRANCESCO DE RAHO SUL TARANTISMO, tra superstizione e scienza 26 August 2020
  • ATTACCHI DI PANICO: IL MODELLO SUL CONTROLLO 7 August 2020
  • SHELL SHOCK E PRIMA GUERRA MONDIALE: APPORTI VIDEO 31 July 2020
  • LA LUNA, I FALÒ, ANGUILLA: un romanzo sulla melanconia 27 July 2020
  • VIDEOINTERVISTA A FERNANDO ESPI FORCEN: LAVORARE COME PSICHIATRA A CHICAGO 20 July 2020
  • ALCUNI ESTRATTI DALLA RUBRICA “GROUNDING” (PDF) 14 July 2020
  • STRESS POST TRAUMATICO: IL MODELLO A CASCATA. Da un articolo di Ruth Lanius 10 July 2020
  • OTTO KERNBERG SUGLI OBIETTIVI DI UNA PSICOANALISI: DA UNA VIDEOINTERVISTA 3 July 2020
  • SONNO, STRESS E TRAUMA 27 June 2020
  • Il SAFE AND SOUND PROTOCOL, UNO STRUMENTO REGOLATIVO. Videointervista a GABRIELE EINAUDI 23 June 2020
  • IL CONTROLLO CHE FA PERDERE IL CONTROLLO: UNA VIDEOINTERVISTA AD ANDREA VALLARINO SUL DISTURBO DI PANICO 11 June 2020
  • STRESS, RESILIENZA, ADATTAMENTO, TRAUMA – Alcune definizioni per creare una mappa clinicamente efficace 5 June 2020
  • DA “LA GUIDA ALLA TEORIA POLIVAGALE”: COS’É LA NEUROCEZIONE 3 June 2020
  • AUTO-TRADIRSI. UNA DEFINIZIONE DI MORAL INJURY 28 May 2020
  • BASAGLIA RACCONTA IL COVID 26 May 2020
  • FONDAMENTI DI PSICOTERAPIA: LA FINESTRA DI TOLLERANZA DI DANIEL SIEGEL 20 May 2020
  • L’EBOOK AISTED: “AFFRONTARE IL TRAUMA PSICHICO: il post-emergenza.” 18 May 2020
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  • PUNTI A FAVORE E PUNTI CONTRO “CHANGE” di P. Watzlawick, J.H. Weakland e R. Fisch 9 May 2020
  • APPORTI VIDEO SUL TARANTISMO – PARTE 2 4 May 2020
  • RISCOPRIRE L’ARCHIVIO (VIDEO) DI PSYCHIATRY ON LINE PER I SUOI 25 ANNI 2 May 2020
  • SULL’IMMOBILITÀ TONICA NEGLI ANIMALI. Alcuni spunti da “IPNOSI ANIMALE, IMMOBILITÁ TONICA E BASI BIOLOGICHE DI TRAUMA E DISSOCIAZIONE” 30 April 2020
  • FOBIE SPECIFICHE IN BREVE 25 April 2020
  • JEAN PIAGET E LA SHARING ECONOMY 25 April 2020
  • LO STATO DELL’ARTE INTORNO ALLA DIMENSIONE SOCIALE DELLA MEMORIA: SUL MODO IN CUI SI E’ ARRIVATI ALLA CREAZIONE DEL CONCETTO DI RICORDO CONGIUNTO E SU QUANTO LA VITA RELAZIONALE INFLUENZI I PROCESSI DI SVILUPPO DELLA MEMORIA 25 April 2020
  • IL PODCAST DE IL FOGLIO PSICHIATRICO EP.3 – MODELLO ITALIANO E MODELLO BELGA A CONFRONTO, CON GIOVANNA JANNUZZI! 22 April 2020
  • RISCOPRIRE PIERRE JANET: PERCHÉ ANDREBBE LETTO DA CHIUNQUE SI OCCUPI DI TRAUMA? 21 April 2020
  • AGGIUNGERE LEGNA PER SPEGNERE IL FUOCO. TERAPIA BREVE STRATEGICA E DISTURBI FOBICI 17 April 2020
  • INTERVISTA A NICOLÓ TERMINIO: L’UOMO SENZA INCONSCIO 13 April 2020
  • TORNARE ALLE FONTI. COME LEGGERE IN MODO CRITICO UN PAPER SCIENTIFICO PT.3 10 April 2020
  • IL PODCAST DE IL FOGLIO PSICHIATRICO EP.2 – MODELLO ITALIANO E MODELLO SVIZZERO A CONFRONTO, CON OMAR TIMOTHY KHACHOUF! 6 April 2020
  • ANTONELLO CORREALE: IL QUADRO BORDERLINE IN PUNTI 4 April 2020
  • 10 ANNI DI E.J.O.P: DOVE SIAMO? 31 March 2020
  • TORNARE ALLE FONTI. COME LEGGERE IN MODO CRITICO UN PAPER SCIENTIFICO PT.2 27 March 2020
  • PSICOLOGIA DELLA CARCERAZIONE: RISTRETTI.IT 25 March 2020
  • NELLE CORNA DEL BUE LUNARE: IL LAVORO DI LIDIA DUTTO 16 March 2020
  • LA COLPA NEL DOC: LA MENTE OSSESSIVA DI FRANCESCO MANCINI 12 March 2020
  • TORNARE ALLE FONTI. COME LEGGERE IN MODO CRITICO UN PAPER SCIENTIFICO PT.1 6 March 2020
  • PREFAZIONE DI “PTSD: CHE FARE?”, a cura di Alessia Tomba 5 March 2020
  • IL PODCAST DE “IL FOGLIO PSICHIATRICO”: EP.1 – FERNANDO ESPI FORCEN 29 February 2020
  • NERVATURE TRAUMATICHE E PREDISPOSIZIONE AL PTSD 13 February 2020
  • RIMOZIONE E DISSOCIAZIONE: FREUD E PIERRE JANET 3 February 2020
  • TEORIA DEI SISTEMI COMPLESSI E PSICOPATOLOGIA: DENNY BORSBOOM 17 January 2020
  • LA CULTURA DELL’INDAGINE: IL MASTER IN TERAPIA DI COMUNITÀ DEL PORTO 15 January 2020
  • IMPATTO DELL’ESERCIZIO FISICO SUL PTSD: UNA REVIEW E UN PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 30 December 2019
  • INTRODUZIONE AL LAVORO DI GIULIO TONONI 27 December 2019
  • THOMAS INSEL: FENOTIPI DIGITALI IN PSICHIATRIA 19 December 2019
  • HPPD: HALLUCINOGEN PERCEPTION PERSISTING DISORDER 12 December 2019
  • SU “LA DIMENSIONE INTERPERSONALE DELLA COSCIENZA” 24 November 2019
  • INTRODUZIONE AL MODELLO ORGANODINAMICO DI HENRI EY 15 November 2019
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  • PTSD E SLOW-BREATHING: RESPIRARE PER DOMINARE 29 October 2019
  • UNA DEFINIZIONE DI “TRAUMA DA ATTACCAMENTO” 18 October 2019
  • PROCHASKA, DICLEMENTE, ADDICTION E NEURO-ETICA 24 September 2019
  • NOMINARE PER DOMINARE: L’AFFECT LABELING 20 September 2019
  • MEMORIA, COSCIENZA, CORPO: TRE AREE DI IMPATTO DEL PTSD 13 September 2019
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IL BLOG

Il blog si pone come obiettivo primario la divulgazione di qualità a proposito di argomenti concernenti la salute mentale: si parla di neuroscienza, psicoterapia, psicoanalisi, psichiatria e psicologia in senso allargato:

  • Nella sezione AGGIORNAMENTO troverete la sintesi e la semplificazione di articoli tratti da autorevoli riviste psichiatriche. Vogliamo dare un taglio “avanguardistico” alla scelta degli articoli da elaborare, con un occhio a quella che potrà essere la psichiatria e la psicoterapia di “domani”. Useremo come fonti articoli pubblicati su riviste psichiatriche di rilevanza internazionale (ad esempio JAMA Psychiatry, World Psychiatry, etc) così da garantire un aggiornamento qualitativamente adeguato.
  • Nella sezione FORMAZIONE sono contenuti post a contenuto vario, che hanno l’obiettivo di (in)formare il lettore a proposito di un determinato argomento.
  • Nella sezione EDITORIALI troverete punti di vista personali a proposito di tematiche di attualità psichiatrica.
  • Nella sezione RECENSIONI saranno pubblicate brevi e chiare recensioni di libri inerenti la salute mentale (psicoterapia, psichiatria, etc.)

A CURA DI:

  • Raffaele Avico, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale,  Torino, Milano
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