di Raffaele Avico
Questo articolo avrà due sezioni brevi: una di definizione del problema, l’altra di approfondimento.
Per cominciare, occorre dire che la formula “disturbo post traumatico da stress“, è scorretta. In questa definizione si mette l’accento sullo stress, che in questa formulazione risulterebbe la causa prima del disturbo.
La formulazione corretta, è “disturbo da stress post traumatico“, che prevede l’esistenza di un trauma e di uno stress seguente (post-traumatico, appunto), che d’altronde corrisponde alla corretta traduzione dall’inglese post traumatic stress disorder.
DEFINIZIONE
Cos’è lo stress post traumatico? Lo stress post traumatico è uno stato di stress protratto, mantenuto per molto tempo dopo l’aver subìto una qualche forma di traumatizzazione. Ne esistono diverse sfumature e di diverse lunghezze, se vogliamo ragionare in termini categoriali; sostanzialmente però parliamo di uno stato di tensione e stress sperimentato in 4 modi principali:
- intrusione di pensieri e flashback
- tendenza all’evitamento di particolari luoghi/pensieri/ persone/atmosfere
- senso di accelerazione e iperarousal
- pensieri negativi relativi a sè
Il PTSD è stato definito una patologia della memoria. Perchè? Lo sintetizza bene una formula coniata da Francine Shapiro: il problema, nella stress post traumatico, è lasciare il passato nel passato, senza riviverlo contro la propria volontà. Il concetto che sta al cuore di questa formula è semplice: certi ricordi e sensazioni diventano così indigesti e intrusivi, da modellare la vita di chi li possieda, in diversi modi.
LINK DI APPROFONDIMENTO
Qui di seguito alcuni link per approfondire aspetti diversi del disturbo:
- lo stress post traumatico può essere di due tipi: semplice o complesso. Lo stress post traumatico semplice, riguarda un singolo episodio accaduto nella vita di un individuo (come un’aggressione, un cataclisma, una violenza fisica). Quello complesso, riguarda per lo più tutto l’arco di vita di un individuo, dato che si struttura nell’infanzia (qui un approfondimento sullo stress post traumatico complesso)
- lo stress post traumatico, presenta al suo interno ulteriori due modalità: con o senza sintomi dissociativi. L’ha ben studiato il gruppo di lavoro di Ruth Lanius: qui un approfondimento
- lo stress post traumatico ha tre aree di impatto principali; corpo, memoria, coscienza. Si veda qui per approfondire
- lo stress post traumatico si manifesta in modo molto evidente sul corpo di chi lo vive. É un disturbo altamente connotato da ricadute fisiche. Il corpo accusa il colpo. L’alternanza infatti di stati di accelerazione, alternati a stati di spegnimento, produce contraccolpi corporei difficili da gestire. Per capire come questa alternanza si manifesti, è utile approfondire il modello a cascata, qui descritto
- lo stress post traumatico, si accompagna sempre a cognizioni negative rivolte a sè: pensieri di impotenza, di fallimento, di chiusura: qui un approfondimento
- lo stress post traumatico è stato rappresentato in video e film (qui un video in soggettiva per meglio farsene un’idea, qui invece una recensione ad American Sniper, che lo descrive)
- Dato che lo stress post traumatico si esprime molto nel corpo, la psicoterapia ha elaborato forme nuove di approccio, che prevedono l’uso attivo del corpo. Parliamo di psicoterapia sensomotoria, di psicoterapia orientata dalla teoria polivagale (qui approfondita) ma anche di approcci più nuovi che mettono insieme la psicoterapia allo sport (qui un approfondimento)
- farmaci risolutivi per questo disturbo, non esistono: qui un approfondimento sulla farmacologia del PTSD in area Patreon
- per un approfondimento ulteriore a cura AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione), questo Ebook gratuito può essere utile
- per una bibliografia ragionata e basilare, si veda questo articolo (5 libri fondamentali per partire con lo studio del trauma)
Si veda infine: