di Raffaele Avico
Da poco è stato pubblicato sul canale youtube di Psychiatry On Line una playlist di video che raccoglie alcuni interventi specialistici sul tema “trauma e psicosi”.
L’occasione è stata quella delle “giornate psichiatriche cerignalesi“, evento che ogni anno raccoglie specializzandi e psichiatri sulla sua montagna dell’appennino ligure-piacentino, organizzato dalla Società Italiana per la Psicopatologia Fenomenologica.
Figurano in questa playlist diversi nomi interessanti, che hanno ragionato sul rapporto tra eventi traumatici singoli o ripetuti, e lo sviluppo di successive forme di psicosi. Carlo Ignazio Cattaneo, per esempio, porta il tema del “vuoto nosografico” relativo alle forme di psicosi post-traumatiche. Paolo Calini (membro AISTED) approfondisce gli incastri tra dissociazione e psicosi, ragionando sull’importanza di integrare la teoria di Janet (padre -ricordiamolo- dell’attuale psicotraumatologia) all’attuale concettualizzazione della psicosi.
Sulle implicazioni delle conseguenze del trauma sullo sviluppo di disturbi psicotici, si vedano anche questo lavoro e questo approfondimento, sempre a proposito del sintomo “voci”.
Un’apertura così forte al tema “psicosi post-traumatica” da parte di personaggi di spicco (e giovani) in seno alla “nuova” psichiatria, porta a riflettere su quanto erroneo possa essere declassare la teoria del trauma a semplice moda passeggera.